Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, non è mai stato uno che le manda a dire, il che gli ha causato non poche noie in passato. Non sempre le sue esternazioni sono state ben accette ed in molti casi il suo atteggiamento avrebbe potuto essere migliore.
Dal mio punto di vista, Gasparri è il classico politicante che oltre a svolgere male il suo compito crede anche di essere intoccabile, anche se a conti fatti praticamente lo è.
Perché mi trovo a parlare di lui? Perché c’è quel grido di allarme nel titolo?
Tutto è cominciato con la partita Inghilterra-Italia, che come tutti sapranno è stata vinta dalla nostra Nazionale:
Un senatore, nonché ex ministro (della comunicazione!!!), può permettersi esternazioni del genere offendendo un popolo e una nazione? A quanto pare forse no, visto che qualcuno in Inghilterra non l’ha presa bene e il quotidiano britannico The Guardian ci ha scritto un articolo in cui non ne parla benissimo.
Dopo l’ennesima infelice esternazione, anche Wired, celebre rivista del settore IT, gli ha dedicato un articolo e lo ha postato su Twitter. Il post è giunto all’attenzione del Maurizione nazionale, il quale, sentendosi offeso da un articolo che descrive le sue stesse parole, dunque sentendosi offeso da sé stesso, ha twittato:
Qualcuno ha ironizzato:
Molti altri non l’hanno presa bene ed hanno mostrato il loro dissenso verso il senatore di Forza Italia, che ha così reagito:
Praticamente ha accusato gli utenti di offenderlo e poi li ha offesi chiamandoli stupidi e rifiuti in discarica.
Tuttavia, questa vicenda ci ha dato la possibilità di scoprire una funzione che soltanto la tastiera di Gasparri ha a disposizione: il tasto Querela, che consente a Maurizione di querelare all’istante qualsiasi utente di Twitter e stando alle ultime indiscrezioni la prossima versione supporterà il processo per direttissima. Una vera riforma della giustizia, insomma:
Personalmente, dopo questa esperienza ho rivalutato Gasparri ed ho deciso di fare una cosa che me lo farà ricordare per sempre:
Che dici, apprezzerà? 😉