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Come difendersi dai ladri di contenuti

Copiare

I grandi artisti non copiano, rubano.

P. Picasso

Scrivere contenuti per un blog richiede uno sforzo creativo di non poco conto e non sempre si riesce a scrivere contenuti di qualità, anzi spesso si scrivono cose pessime e si riempiono intere pagine web di trash writing.

Mi rendo conto che non è una cosa semplice e che non tutti sono all’altezza di produrre buoni contenuti, anche perché c’è sempre da imparare, inoltre a causa dei continui aggiornamenti dei motori di ricerca bisogna sempre stare sull’attenti e adeguarsi alle regole della SEO, che ora come non mai è in continua evoluzione.

Tuttavia, a scuola, in strada e sul lavoro ho imparato una cosa fondamentale: se non sai fare una cosa non farla, è meglio. Per questo motivo non giustifico chi copia i contenuti altrui sul proprio sito web. È un’azione meschina quanto stupida, oltre ad essere una figuraccia clamorosa quando si viene scoperti (perché prima o poi la verità viene a galla, soprattutto quando è tutto il mondo ad osservarti), quindi per me è intollerabile.

Mi piace prendere spunto da altri più bravi di me, infatti questo stesso post prende spunto da un guest post scritto da Simona Nurcati su MySocialWeb, ma il copiare è una brutta azione dalla quale bisogna difendersi.

Spesso è molto facile farsi prendere dalla rabbia e dirne di tutti i colori a chi ci ha rubato l’idea, ma non è la cosa più intelligente da fare. Le alternative sono due: o si chiede gentilmente di eliminare i contenuti duplicati, ricordando che Google penalizza i copioni, oppure glielo si chiede con la forza.

Nel primo caso basta mandare una mail al proprietario del sito copione e attendere risposta. Tuttavia spesso questo tentativo viene ignorato col più totale spregio della persona e del professionista, altri invece hanno la faccia tosta di rispondere che è una coincidenza (a me è capitato anche un «no guardi, è lei che forse ha copiato me») e altri che invece promettono di togliere il duplicato o quantomeno di citare la fonte, cosa che invece non verrà mai fatta, un po’ come le promesse di Berlusconi.

La seconda strategia è quella del ricatto: a mali estremi, estremi rimedi. Questo metodo consiste nello sputtanare pubblicamente il ladro di contenuti. La blogger che ho citato pocanzi si è limitata a mettere delle immagini su Facebook con i nomi dei siti oscurati per non arrecare danno alla reputazione dei colpevoli e alla fine ha ottenuto tutto in breve tempo.

Io però sono diverso e forse più cattivo, quindi il consiglio che mi sento di dare è innanzitutto quello di non limitarsi al solo Facebook, ma di fare questa operazione su tutti i social network, con i nomi in chiaro, inoltre dedicherei un post sul mio blog con le stesse immagini e con l’invito pubblico ad eliminare i contenuti copiati da me, promettendo di smettere di danneggiare la loro reputazione. Dopodiché contatterei l’interessato e, in virtù di quanto ho scritto, consiglierei di eliminare quanto specificato.

Anche se i contenuti venissero eliminati però, io non perdono: non cancellerei le immagini, ma oscurerei soltanto i nomi ed i segni di riconoscimento, per non ledere oltremodo la reputazione di queste persone.

Se invece nonostante tutto i rei non dovessero rimediare al loro errore, procederei con le azioni legali del caso per violazione del diritto d’autore.

Voi come vi difendete da chi vi copia i contenuti? Come fate a scoprirli? A voi i commenti. 🙂

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8 risposte

  1. Mario ma tu sei diabolico però! Ammetto di aver pensato anche io certe cose, però ho agito al contrario. Sono partita soft, ma se non ottengo ciò che voglio… Allora vado di “cazzimma”. Di brutto!

  2. Ciao. Anche io sono stata copiata da ben 7 siti diversi….. Simona Nurcato conosce la mia storia. Parto soft con chi conosco con una mail cordiale (ebbene si, la cosa peggiore è venir copiati da chi si conosce anche solo virtualmente tramite gruppi di FB).
    Con chi non conosco sono più secca e concisa.
    Risultati:
    Risposta tipo 1 – da sconosciuto – ; Ci scusiamo per l’accaduto rimuoveremo al più presto i testi (NB è passata una settimana ma non è ancora successo)
    Risposta tipo 2 – da conosciuto – ; Sai, non mi occupo più io del sito, adesso sento…….(NB è passata una settimana ma non è ancora successo nulla)
    Risposta tipo 3 – da conosciuto – ; Non ero brava a scrivere neanche a scuola…. ma non è che stai esagerando?? in fondo i contenuti son sempre gli stessi, ecc ecc.(NB è passata una settimana , hanno pasticciato un po’ “parafrasando ” i testi e alla nuova e più dura richiesta con minaccia di pubblicare su fb il fattaccio al momento non è cambiato nulla – adesso la direzione punta verso l’avvocato).

    Comunque d’ora in poi basta con la fase cordiale….. tanto chi copia, o è talmente ignorante da non capire, o è talmente st….o che non merita di essere trattato con cordialità.

  3. Ciao Mario, ti ringrazio per questo articolo.
    Nell’ultimo periodo ho a che fare con i mega copioni di immagini. Alcune persone “poco simpatiche” credono che copiare sia giusto. Copiare è sleale nei confronti di chi ha lavorato duramente per ottenere quel risultato che ci ha colpito.
    Sono sempre più amareggiato ma ho notato, che i “copioni” di turno, sono sopratutto donne. Non è mia intenzione offendere il gentil sesso ma per quanto riguarda i miei contenuti, sembra che tocchino senza problemi la top ten. Nonostante alcune protezioni per non copiare, i copioni non demordono e tengono duro affinché non raggiungono il loro obbiettivo e cioè copiare senza fatica. Mi è piaciuto molto l’aggettivo che hai usato e cioè “ladri” perchè sono ladri del mondo digitalizzato e trasformato.

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Mario Palmieri

Mi chiamo Mario Palmieri e sono un digital copywriter. Mi occupo di scrivere testi pubblicitari e contenuti per conto di aziende e professionisti che vogliono farsi conoscere sul web.

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