Prologo
Mi è capitato di realizzare un sito per un supermercato qualche mese fa. Dovevo realizzare qualcosa che presentasse l’azienda, che permettesse agli utenti di contattare l’amministrazione e che consentisse di visualizzare le ultime offerte dei punti vendita. Un sito-vetrina, insomma, in cui l’interazione con la clientela è stata affidata ai social network ed alla newsletter. Nulla di eccessivamente complicato, tra l’altro non è stato nemmeno difficile posizionarlo organicamente su Google per le keyword che mi erano state richieste.
Tuttavia, restava il problema che quasi nessuno dei vecchi clienti sapeva dell’esistenza del nuovo sito, cosa che rientrava negli obiettivi dell’azienda per risparmiare sulla pubblicità cartacea.
Storia
Il mio cliente decise così di provare una soluzione tra le più semplici: fece stampare l’URL del sito sugli shoppers che riportavano l’intestazione del suo negozio e sui manifesti pubblicitari che periodicamente venivano affissi in zona.
Risultato? Il numero di visite restò quasi invariato! Eppure in qualche modo me l’aspettavo. Quando infine il mio cliente decise di rivolgersi a me per pubblicizzare offline il sito che gli avevo realizzato, guardai quanto fatto fino ad ora e capii dov’era l’errore. Mi fu data carta bianca, ma feci soltanto due cose semplicissime: feci affiggere avanti alle casse del supermercato una locandina con un’immagine accattivante di una donna che reggeva una borsa della spesa ed un messaggio molto semplice: Vuoi conoscere in anteprima tutte le nostre offerte? Visita il nostro sito ed iscriviti alla newsletter! ed infine scrissi l’URL del sito. Dopodiché costrinsi il tipografo a cui si rivolgeva l’azienda a bloccare la stampa dei manifesti per inserire quel messaggio. Infine aspettammo…
Epilogo
Dopo due settimane di prova controllammo le statistiche: le visite erano aumentate del 56% (tutto traffico diretto o proveniente da ricerche su Google con il titolo del sito come keyword) rispetto alle due settimane precedenti!
In pratica il trucco nasceva da una considerazione molto semplice: se non spieghi qual è il vantaggio che il tuo sito offre al tuo cliente sarà sempre difficilissimo convincere qualcuno a visitarlo. In caso contrario, spiegare cosa si può dare in cambio di qualche minuto di tempo trascorso a visualizzare una manciata di pagine web è altamente motivante.
Si chiude così questa storia, ma sarei curioso di sapere la tua opinione in merito: secondo te esistono altri modi per promuovere efficacemente un sito offline? Pensi che tale tipo di pubblicità sia utile? Quali altri metodi avrei potuto usare per aiutare il mio cliente?
2 risposte
Tecniche ce ne son parecchie, concorsi o giochi, tutti legati al sito, così come fanno le case alimentari con i loro prodotti.
Se no anche qualcosa in cambio come “scarichi una canzone gratis” se vai sul sito.
Insomma, la strada che hai intrapreso è quella giusta, fagli capire che gli stai dando un valore e verranno 😉 chiedigli la mail e torneranno!
scusa la brevità ma son di fretta 😀
Bel blog, bravo!
Ti ringrazio! 🙂 Comunque sì, proprio ieri mi ha chiesto qualche idea nuova e gli ho proposto un’idea simile, prendendo spunto dalla campagna fatta dalla Kiko. Staremo a vedere cosa deciderà. 😉