Come possiamo sperimentare noi stessi, la mente umana tende a riassumere le informazioni che riceve, comprimendole fino a raggiungere il giusto compromesso tra la completezza e la sintesi. Proprio per questo motivo, la nostra mente è obbligata a fare un processo di selezione delle informazioni più importanti mediante criteri acquisiti.
Qui entra in gioco Hermann Ebbinghaus, psicologo tedesco del XIX secolo, il quale fu un pioniere degli studi sulla memoria, nonché padre della psicologia sperimentale (eseguì tantissimi esperimenti su sé stesso) e dell’associazionismo.
Cosa c’entra questo col copywriting? Semplice: uno dei criteri sperimentati da Ebbinghaus e ancora oggi molto utilizzato è quello della Posizione Seriale.

Come mostrato nella figura, la tendenza naturale della mente umana è quella di ricordare le informazioni inserite all’inizio di un testo e quelle alla fine. Le prime perché vengono percepite come prioritarie, le ultime perché sono le informazioni pirù recenti.
Nella praticità quotidiana, tutto questo si traduce nell’inserire le informazioni più importanti nell’introduzione o nelle conclusioni di un testo. riorganizzando quindi la classica struttura che mette il nocciolo della questione al centro del testo in quanto percepito come il nucleo principale.
Tuttavia, questo vuol dire che quando non è possibile rispettare questa struttura bisogna mettere le informazioni importanti in evidenza rispetto al resto del testo. In tal senso aiuta anche suddividere il testo in paragrafi titolati, sia per la teoria della Posizione Seriale, sia per un’altra teoria di Ebbinghaus: quella dell’Apprendimento Distributivo, la quale afferma che è più semplice memorizzare un grande quantitativo di informazioni se esse vengono apprese in più sedute.
Questa tecnica funziona, ovviamente, anche per le bullet list, anche se esse sono inserite nel mezzo di un testo: la mente memorizzerà comunque il primo e l’ultimo punto più facilmente rispetto agli altri.
Tu usi spesso questa tecnica? Come organizzi le informazioni all’interno di un testo? Confrontiamoci insieme. 😉