Personalmente sono anni che lo sostengo: è chi scrive a mandare avanti il web. Il successo di internet dipende da quanto essa sia ricca di contenuti che vale la pena leggere, guardare e ascoltare. E sono proprio i blogger e i copywriter a mettere insieme quelle parole, a dare una forma alle idee, a insegnare qualcosa o a spingere al compimento di un’azione e nel frattempo assicurare interesse e coinvolgimento. Quello che può fare un copywriter sul web è stupefacente. È un lavoro difficile, ma necessario, se vogliamo attrarre e persuadere potenziali clienti.
Se le cose stanno così, allora, perché è così difficile emergere e riuscire a ricavare uno stipendio decente da questo lavoro?
Perché noi copywriter (ma anche blogger e web writer) abbiamo un problema con i clienti. Anzi due.
Non sappiamo trovare clienti
Sembra paradossale, ma le agenzie creative, così come le web agency e i freelance, hanno difficoltà a trovare clienti. Almeno all’inizio.
Il problema principale è che questi tipi di business quasi mai hanno un negozio a fronte strada con una vetrina in cui espongono i loro prodotti e le persone interessate entrano e quasi sempre acquistano prelevando direttamente dagli scaffali: questi business, offline, sono praticamente inesistenti.
Online, d’altro canto, la concorrenza è spietata e farsi notare dai motori di ricerca richiede tempo. Tempo che i fornitori non hanno.
La soluzione più rapida consiste in campagne di marketing mirate, in modo tale da acquisire lead, che poi potranno convertirsi in contatti e clienti, o magari si può tentare di acquisire direttamente un cliente, se la landing page è predisposta. L’importante è capire cosa vogliamo e porci degli obiettivi realistici, senza dimenticare la chiave di tutto: mostrare di essere la persona giusta a quelli che cercano un buon copywriter.
Questo naturalmente puoi farlo anche spendendo tempo su LinkedIn o attraverso telefono o email, ma ricorda: fai colpo sul target giusto, il che ci porta al secondo problema.
Non sappiamo trovare buoni clienti
I clienti mediocri ci portano via tempo, energie, creatività ed entusiasmo, portandoci a fare lavori di scarsa qualità per una paga inadeguata.
Questo causa il non aver mai tempo, né tantomeno l’energia, per occuparci del nostro marketing perché saremo troppo impegnati a scrivere paginette desolanti su aziende giovani e dinamiche ma leader del settore per gente che non rispetta noi o il nostro lavoro.
Ma andiamo alla radice del problema, che prima del mio trasferimento nel Regno Unito è stato anche il mio problema: cosa causa la mancanza di buoni clienti?
Il cattivo posizionamento.
Il tuo marketing non deve comunicare semplicemente «ehi, ci sono», ma «ehi, ci sono e sono speciale».
Ci sono copywriter che scelgono di specializzarsi su un mezzo in particolare (è il mio caso, avendo scelto di lavorare al 90% sul web) o su nicchie che conoscono particolarmente bene o che sono più remunerative di altre, come la giurisprudenza, l’informatica o la medicina.
Altri, invece, hanno maturato con l’esperienza la conoscenza dei formati che convertono e di quelli che non convertono, facendo pagare tale esperienza ad un prezzo più alto, come è giusto che sia.
Come migliorare il tuo posizionamento?
Innanzitutto, migliora sulle cose che fanno ottenere risultati ai clienti, successivamente, comunica ai tuoi clienti che sai come far ottenere loro dei risultati.
Come farlo nella pratica? Semplice: esercitati. Lavora molto, tendi al raggiungimento della perfezione in tutte le cose che fai, studia content strategy e prova e riprova ancora. Pubblica molto, usa il tuo blog come banco di prova e perfeziona ulteriormente il tuo metodo.
Scoprirai che così facendo avrai imparato sia le cose che fanno ottenere risultati ai clienti, sia il modo per comunicarlo.
Come trovi clienti?
Ora tocca a te, collega copywriter: ti sei posto anche tu il problema di trovare buoni clienti all’inizio della tua carriera? Come lo hai superato? Come trovi, ora, i tuoi clienti? Racconta la tua esperienza nei commenti.