Non passa giorno che io non elogi la grande innovazione nel mondo della comunicazione portata dai social network e con sé l’enorme opportunità che nessuna impresa dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Tuttavia, per un discorso di correttezza, ritengo opportuno citare anche alcuni dei limiti dei social network, ovvero alcune cose alle quali questa forma di comunicazione ultramoderna non può ancora arrivare.
Uno di questi, lo dicevo due giorni fa, è il tempo: se non vuoi aspettare e vuoi toccare i risultati con mano nel tempo più breve possibile, allora faresti meglio a rinunciare, con la consapevolezza che sarai più in grado di reggere il passo dei tuoi concorrenti, perché purtroppo i social non possono garantirti risultati in breve tempo.
Un altro limite? I social non sono progettati come strumento di vendita. Sfortunatamente per noi, questo è un obiettivo a lungo termine che raggiungeremo percorrendo altre vie, ossia quella dell’engagement, quella content marketing, ma soprattutto offrendo un valore aggiunto a chi decide di seguirci.
Il limite più evidente, però è quello costituito dalla natura stessa dei social: essi sono piattaforme telematiche e non potranno mai e poi mai sostituire il contatto ravvicinato con un’altra persona. Col passare degli anni abbiamo adattato il nostro bisogno di socialità e abbiamo abbassato i nostri standard di rapporto umano fino a ridurci a conversare ore ed ore con uno schermo e due dita, ma è chiaro che desideriamo ben altro, un po’ come ci accontentiamo del nostro appartamento anche se vorremmo vivere in una lussuosissima villa. Vuoi aggirare questo limite? Devi coinvolgere le persone, farle sentire parte integrante del tuo brand come in una grande famiglia. Devi mostrare il lato umano di tutto quello che fai. Smettila di essere serioso, perché come insegna il collega Rudy Bandiera, non significa essere seri.
Allora, pensi di poter superare questi limiti? In che modo? Lascio a te la parola. 😉