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Un po’ di storia: la figura del copywriter

Mestiere di scrivere

Mestiere di scrivere

Oggi scrivere per mestiere non è semplice, soprattutto in Italia, dove i creativi sono condannati a rincorrere clienti non paganti e a sentirsi dire «a questo potevo arrivarci anche io».

Il problema è che si sa poco delle figure creative, soprattutto del copywriter, spesso confuso con una fotocopiatrice o con uno che monta le insegne al neon.

Chi è il copywriter e cosa fa?

Per rispondere a questa domanda propongo di tornare indietro nel tempo e leggere questo manifesto comparso nel 1982 a Milano, scritto dall’agenzia Ogilvy & Mather.

Cerchiamo un vero Copywriter

Questa è una grossa occasione per qualcuno di molto speciale.

Qualcuno che capisca davvero cosa vuol dire lavorare professionalmente in pubblicità.

Abbiamo parecchio da offrire.

Ma abbiamo esigenze precise e severe.

Che cosa chiediamo

Per noi un copywriter non è un giocatore di parole o un inventore di fantasie gratuite.

È qualcuno che sa scrivere molto bene in italiano. Un italiano chiaro, semplice, vivo; mai manieristico o inutilmente goliardico.

Come tutti coloro che hanno vere capacità creative, è un pignolo. Prima di metter mano a una campagna vuol sapere tutto sul mercato, sul prodotto, sul consumatore.

Nella realizzazione, cura minuziosamente tutti i dettagli.

Ama parlare con la gente, verificarsi direttamente con il pubblico. Diffida delle ricerche se sono troppo schematiche, troppo astratte o troppo astruse.

Crede nel nostro mestiere, lo prende sul serio, si impegna a fondo. Si diverte a farlo bene.

È malato di inguaribile curiosità. Vuol sapere che cosa c’è di nuovo nella testa della gente.

Difende con chiarezza le sue idee, ma sa anche ascoltare. Sa che nel nostro lavoro chi smette di imparare diventa presto inutile.

È un buon compagno di lavoro. Rispetta i suoi colleghi in tutti i reparti dell’agenzia e si fa rispettare da loro.

Sorride spesso. Riesce a mantenere il buonumore anche quando un regista sbaglia una ripresa o un cliente rifiuta una proposta.

Non si accontenta mai della mediocrità.

Che cosa offriamo

Ciò che offriamo è l’occasione di lavorare in un’agenzia brava e seria che basa il suo successo esclusivamente sulle sue capacità professionali.

Un’agenzia aperta, pulita, senza giochi di corridoio e senza inutili burocrazie.

Un’agenzia in rapida crescita. Chi entra oggi sarà domani uno dei “fondatori”, uno del nucleo centrale.

Farà ancora in tempo a vivere l’esperienza faticosa e stimolante degli inizi.

Sarà a stretto contatto con tutti, dal fattorino al presidente.

Si troverà in un gruppo di professionisti di prim’ordine, e in un sistema internazionale fra i più forti, dinamici e avanzati del mondo.

Lavorerà per clienti importanti, esigenti e qualificati. Clienti che lo costringeranno ad approfondire, a verificare; e poi gli metteranno a disposizione grossi investimenti perché le sue campagne abbiano il respiro che meritano.

Lavorerà fra persone simpatiche, oneste, intelligenti, unite dall’entusiasmo del successo.

Lavorerà molto. Ma raramente il sabato, la domenica o la sera tardi.

Riceverà anche un gradevole stipendio, in relazione alla sua capacità ed esperienza, con possibilità di crescere. Ma non sarà l’immediato guadagno il suo motivo principale per venire da noi.

Una persona con il talento che cerchiamo ha probabilmente la possibilità di guadagnare di più altrove, magari sacrificando qualcosa della sua professionalità.

Cerchiamo un vero professionista: uno che sta bene solo in mezzo ai suoi simili.

Aspettiamo una lettera

Chi è interessato e crede di avere tutte le qualità che cerchiamo, per favore non ci telefoni. Ci scriva. La lettera di vendita che riceveremo sarà il primo strumento di scelta.

Nota:
Abbiamo detto “un” copywriter; ma se ne troviamo due, tanto meglio.
Abbiamo detto “un” copywriter, ma naturalmente se è “una” non fa alcuna differenza.
Abbiamo detto un “copywriter”, ma ci interessa anche un art director se ha capacità concettuali (non solo grafiche) e se corrisponde al profilo che abbiamo descritto.
Non abbiamo precisato il livello di esperienza. È intenzionale. Ci può interessare sia una persona di alto livello, sia chi ha esperienza più breve, purché sia della specie giusta.

Ho sempre pensato che questo testo spieghi non solo chi è il copywriter e qual è il suo lavoro, ma che nel suo piccolo sia un manuale di etica professionale. Cosa ne pensi? La risposta è esauriente? Tu sai cos’è un copywriter? Quali dovrebbero essere, secondo te, le sue caratteristiche? Attendo un tuo commento. 😉

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Mario Palmieri

Mi chiamo Mario Palmieri e sono un digital copywriter. Mi occupo di scrivere testi pubblicitari e contenuti per conto di aziende e professionisti che vogliono farsi conoscere sul web.

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