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Un professionista creativo lavora in ogni situazione

Un professionista creativo lavora in ogni situazione

Finalmente si ritorna a scrivere! Terminata la pausa estiva, voglio riprendere con un argomento che riguarda da vicino tutti i professionisti che svolgono lavori creativi, facendo alcune considerazioni che non credo piaceranno a tutti. Naturalmente ne possiamo parlare nei commenti.

Durante questo mese di pausa, ho avuto la possibilità di rinfrescare le idee e buttare giù un calendario editoriale di argomenti che voglio trattare da qui ai prossimi mesi, inoltre ho potuto fare alcune considerazioni sull’andamento generale del blog e su un’eventuale nuova strategia da adottare e mi sto consultando con alcuni professionisti.

L’importanza delle pause

Chiunque faccia un lavoro creativo sa bene che prendersi delle pause è importante. Per fortuna lavoriamo in uffici di agenzie con direttori creativi e capiprogetto che sanno bene che un creativo, per non bruciarsi, ha bisogno di una pausa di tanto in tanto.

E poi, quante volte, leggendo i consigli dei guru del blogging per scrivere meglio, scopriamo che per trovare l’ispirazione basta una passeggiata, fumare una sigaretta o fare una telefonata a un familiare o un caro amico?

Nessuno può negarlo, tutte queste cose aiutano a rinfrescare la mente e a diminuire lo stress.

Ma è sempre possibile? Io dico di no.

Quando non è possibile prendersi una pausa?

Non voglio dire che i guru dicono cazzate, ma sono del parere che il consiglio di farsi una passeggiata sia, dal punto di vista pratico, un pochino fuori dalla realtà.

Chi lavora in agenzia lo sa bene: i progetti e le scadenze si susseguono una dopo l’altra e spesso si sovrappongono, poi c’è il feedback del cliente a cui dare seguito, la revisione da fare, l’aggiunta dell’ultimo secondo del tipo “tanto tu ci metti due minuti” e tante altre probabilità e imprevisti che capitano ogni giorno. Si può essere organizzati quanto si vuole, ma la verità è che c’è sempre qualcosa che puntualmente smonta i piani.

E allora quando devi terminare un lavoro creativo il giorno stesso della consegna, col cazzo che vai a farti una passeggiata. E devi anche farti venire un’idea brillante. In fretta.

E questo vale anche per i freelance. A meno che non vogliano fare straordinari notturni.

Come lavorare in ogni condizione

Un creativo per hobby può permettersi di fare tutte le passeggiate che vuole. Un creativo professionista no. Io credo che un creativo d’agenzia, che sia pubblicitaria, di marketing o web agency, debba riuscire a lavorare in ogni condizione e situazione, anche se malato, sotto stress o prossimo alla pazzia.

È difficile, ma non quanto farsi una passeggiata in una giornata piena di lavoro. In particolare, ci sono alcuni trucchi che puoi usare per prenderti una pausa dal tuo lavoro anche senza prendertela. Questi sono quelli che ho sperimentato e che sembrano funzionare.

Mappe mentali

Non smetterò mai di dirlo: le mappe mentali funzionano e sono utilissime. C’è qualcuno che dice il contrario, ma credo che siano veramente in pochi. La mappa mentale ti permette di partire da un concetto ed espanderlo lateralmente, permettendoti con uno sforzo ridotto di sviluppare un’idea in poco tempo.

Scambio di ruoli

Prendiamo l’esempio dell’agenzia pubblicitaria: il copywriter e l’art director lavorano insieme come le due facce di un biscotto Ringo. Ciascuno cura il suo ambito, ma sempre in concerto. Cosa succede se uno dei due si blocca e non sa come proseguire?

Può funzionare la tecnica dello scambio di ruolo: posso chiedere al mio collega art director di dare uno sguardo al lavoro che ho fatto fino ad ora, al brief e ai miei appunti e intanto io faccio lo stesso col suo lavoro, valutando se c’è qualcosa che potrebbe migliorare o cambiare del tutto. Si può fissare un tempo come dieci minuti o mezz’ora, poi ci si scambiano i pareri e ognuno torna al proprio ruolo con idee più fresche e per giunta viste da un occhio estraneo (o quasi).

Gioco di squadra

In una web agency di piccole-medie dimensioni, il team è formato in genere dai sei ai dieci individui. In un’agenzia pubblicitaria ancora di più. Se sei in difficoltà su un progetto e il tuo collega fidato non può scambiare il suo ruolo col tuo in quel momento, puoi sempre chiedere aiuto a un tuo collega: un paio di occhi e un cervello in più non possono che aiutare. Del resto lavorate nella stessa squadra e la cooperazione è un valore importante in qualsiasi professione.

Lavorare su un altro progetto

Stai lavorando sul progetto A e ti mancano gli spunti, l’ispirazione e lo stress sta aumentando, ma non puoi permetterti una pausa. La cosa migliore? Probabilmente lavorare sul progetto B.

Per rinfrescarti le idee non devi necessariamente pensare al nulla cosmico, ma va bene anche pensare ad un altro argomento inerente al progetto di un altro cliente. In questo modo, anche senza smettere di lavorare, potrai pensare ad altro e magari ritornare sul progetto precedente con rinnovate energie.

Il tuo metodo

Sono sicuro che anche a te sarà capitato di non poterti prendere una pausa anche se ne avevi bisogno. Come ti sei comportato? Che metodo usi in questi casi per ritrovare l’ispirazione perduta senza fermarti? Parliamone nei commenti.

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Mario Palmieri

Mi chiamo Mario Palmieri e sono un digital copywriter. Mi occupo di scrivere testi pubblicitari e contenuti per conto di aziende e professionisti che vogliono farsi conoscere sul web.

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