Scrivere contenuti di qualità è il principio fondamentale per costruirsi una buona reputazione e per farsi notare dai motori di ricerca. È attraverso i contenuti di qualità che si diventa influencer e sono i contenuti di qualità che distinguono i grandi blogger dai fuffologi.
Tuttavia, scrivere contenuti di qualità ed ottimizzarli per il pubblico della Rete e per i motori di ricerca non è una cosa semplice, soprattutto per le aziende, che spesso non sanno nemmeno da dove cominciare. Questo è il motivo per il quale serve l’aiuto di un webwriter.
Si dice che se un miliardo di scimmie battessero lettere a caso su una tastiera finirebbero per scrivere tutte le opere di Shakespeare.
A questo punto, purtroppo, parte la corsa al risparmio: si cerca la tariffa più economica possibile, «perché alla fine a scrivere sono bravi tutti e io non lo faccio solo perché non ho tempo per queste sciocchezze». Si finisce per puntare su due possibilità: il nipote che va bene a scuola o lo scrittore maledetto, che chiede 50 centesimi ad articolo o giù di lì, a questo punto il furbo imprenditore di turno che crede di aver risparmiato un sacco di soldi chiede sempre più contenuti alla persona che paga profumatamente, la quale termina di essere un umano e diventa una scimmia.
Inutile dire che seguire uno stratagemma simile è deleterio e mina seriamente alla reputazione di un brand, danni che poi diventano difficili da riparare, ma vorrei esaminare nel dettaglio i motivi per i quali, secondo me e in base ad esperienze pregresse, scegliere uno scrittore-scimmia non paga.
Scarsa conoscenza del settore
Tanto per cominciare, un professionista si informa sempre su ciò che sta per trattare facendo studi sul settore, ma anche facendo domande mirate al diretto interessato. Lo scrittore improvvissato, invece, tende a trascurare questo aspetto, pensando che basti una semplice ricerca su Wikipedia per diventare sufficientemente acculturati sull’argomento e proporre qualcosa al suo cliente, il quale, nemmeno a dirlo, lo valuterà positivamente.
Nessuna garanzia sull’indicizzazione
Mentre un professionista ottimizza tutti i suoi articoli affinché essi vengano notati dai motori di ricerca, un incompetente crede che basti evidenziare in grassetto le parti importanti e scrivere come se l’articolo dovesse leggerlo un robot e non un visitatore in carne e ossa. Ovviamente i moderni algoritmi di Google salteranno a pié pari questi siti.
Nessuna linea editoriale
Uno scrittore professionista ha stabilito insieme a te una linea editoriale ed una strategia di comunicazione che, in connubio con i social, mira a far conoscere il tuo marchio mettendone in mostra tutti i pregi e gli elementi distintivi. Quale strategia intende seguire, invece, il webwriter da 50 centesimi?!
Niente misurazione dei risultati
Ti piacerebbe poter misurare statisticamente i risultati del tuo sito web? Beh, in realtà questa possibilità esiste, il fatto è che per Mister Svendita è troppo e vorrebbe essere (giustamente) pagato di più. Altre volte, invece, la persona in questione è doppiamente colpevole: sa di aver scritto roba di scarso valore e non propone di misurare i risultati per evitare figuracce. Il professionista, invece, accoglie le statistiche come parte integrante del lavoro e le prende come punto di riferimento per il prosieguo della strategia aziendale.
La tua opinione
Al momento non mi viene altro in mente, ma sono sicuro che tu, se hai capito il concetto, saprai indicarmi altre situazioni che non ho valutato, quindi lascio a te la parola nei commenti. 😉