Prima di arrivare qui nel Regno Unito, in Italia ho svolto diversi lavori, non sempre nel settore pubblicitario: ho lavorato come tecnico informatico, webmaster, animatore, scaffalista, cassiere e direttore di un supermarket. In tutti questi lavori c’è stata un’esasperante costante: il lavoro nero. Naturalmente è un fenomeno che esiste anche in questo Paese, anche se è meno radicato. Per un giovane alle prime esperienze, però, è frustrante dover accettare condizioni come quelle imposte dal lavoro nero: assenza di contributi, assenza di tutele, assenza di regolamenti e… beh, la lista è lunga e la realtà è già demoralizzante così, non c’è bisogno di un altro elenco.
Non voglio citare numeri, perché le fonti, anche quelle più accreditate, sembrano riportare dati inesatti e, in ogni caso, spesso discordanti tra loro. Fatto sta che oggi il lavoro nero è una condizione che riguarda milioni di italiani, giovani e meno giovani.
Alle forme più classiche di totale assenza di contratto, si aggiungono quelle assunzioni ibride, il cosiddetto lavoro grigio, in cui un contratto esiste, ma non corrisponde alla realtà dei fatti: ad esempio un lavoratore può avere un contratto part-time e lavorare full-time, oppure può percepire una retribuzione diversa da quella riportata in busta paga. I provvedimenti degli ultimi governi che promettevano di porre un freno a tale fenomeno, hanno miseramente fallito (si veda il Jobs Act e l’annessa introduzione dei voucher).
Non tutti hanno il coraggio di ribellarsi e denunciare rischiando di perdere il posto e così tanti lavoratori si accontentano di subire il ricatto in silenzio.
Anche andando per vie legali, la vittoria del contenzioso non è sempre garantita, così come l’ottenimento delle cifre spettanti.
In questo scenario, molti si chiedono se davvero non ci sia nulla da fare e se l’alternativa sia solo quella di rinunciare ai propri diritti senza nemmeno essere aiutati dalla giustizia.
In soccorso dei lavoratori, però, sembra arrivare la tecnologia, con un’app creata appositamente per monitorarci mentre siamo a lavoro.
Si tratta di Strajob, un’app che registra dove e quando abbiamo lavorato.
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Come funziona Strajob
Sviluppata dalla startup Lex&Bit, Strajob funziona in modo semplice quanto efficace: basandosi sul segnale GPS, l’app capisce gli orari di ingresso e di uscita dal luogo di lavoro e crea dei tabulati in cui vengono organizzati e conservati i dati.
Utilizzare l’app è facilissimo: basta registrarsi, scrivere l’indirizzo del luogo di lavoro e gli orari dei propri turni, poi l’app farà tutto da sola.
Il consumo dei dati non è una preoccupazione, dato che l’app è in grado di connettersi alle reti wi-fi, anche quella del proprio luogo di lavoro.
Qualcuno potrebbe chiedersi: perché registrare la propria posizione tramite il GPS?
Il motivo è molto semplice: qualora dovesse esserci un contenzioso con il proprio datore di lavoro, Strajob potrà fornire una prova legalmente valida del numero di ore reale passato al lavoro.
Ma non è tutto: Strajob offre anche altre interessanti possibilità, come quella di scattare fotografie e conservarle insieme agli altri materiali. Altra funzione interessante, è quella di poter effettuare registrazioni vocali e incastrare così quei datori di lavoro che non mettono nulla per iscritto, ma che ricattano verbalmente i propri lavoratori.
Sebbene l’app abbia un costo, al momento è possibile utilizzarla gratuitamente per sei mesi con un codice sconto messo a disposizione grazie ad una partnership dell’azienda con CISL Lombardia, la quale offre tale promozione a tutti gli utenti che si registrano sul sito, anche se non iscritti al sindacato.
Attraverso un’idea innovativa come Strajob, tanti lavoratori potranno essere maggiormente tutelati in sede legale. È chiaro che in tal senso la strada è ancora lunga da fare, ma un passo del genere è molto importante.
L’app è disponibile sia per Android che per iOS sui rispettivi store.
Il tuo parere
Hai mai lavorato a nero? Ti sei mai trovato nelle condizioni di dover fornire delle prove? Credi che Strajob possa aiutare ad arginare questo fenomeno? Esprimi la tua opinione nei commenti.