Prova a pensarci un attimo: cos’è per te un social network? Può essere un modo per esprimere il tuo essere, può essere un luogo in cui parlare della tua professione, può essere un mezzo per promuovere un’idea o una causa, ma soprattutto per esprimere sé stessi.
Dire agli altri chi siamo, cosa pensiamo e manifestare le emozioni a modo nostro è una bella cosa. Io ad esempio scrivo, ho dei tatuaggi, ma soprattutto uso i social network.
A volte comunico con un’immagine, altre volte comunico con uno stato o un tweet, in ogni caso parlo di me.
Tuttavia, c’è un dettaglio da tener conto: sui social non sono solo. Ho amici e follower che leggono quello che scrivo e che possono liberamente dire qualcosa a riguardo attraverso apposite funzioni. È per questo che esprimo sempre qualche perplessità verso chi afferma di fregarsene se quello che leggiamo sul suo profilo ci ferisce o ci offende.
Io mi sento di dire che ciò è vero solo in parte: è giusto quando dici che quello è il tuo spazio e hai il diritto di pubblicare quello che vuoi, io ti contesto il fatto che non vuoi esporti alle critiche, perché nel momento in cui pubblichi qualsiasi cosa, sei consapevole che lo leggeranno tutti e che tutti potranno dire la loro opinione. Ovviamente non si può e non si deve piacere a tutti, ma non si può pretendere di non ricevere lamentele.
Diciamo che ciò che sto scrivendo ora è valido per tutti, non solo per chi gestisce profili social per mestiere.
Tuttavia, penso anche che si possa giungere ad un compromesso: considerato che ogni social ha il suo pubblico e bisogna comunicare in modo diverso su ogni piattaforma (vi immaginate come sarebbe mettere foto delle nostre notti brave su LinkedIn?), si potrebbe usare questa cosa a proprio vantaggio e canalizzare i contatti solo su determinati social network: ad esempio si potrebbe gestire un profilo su Google+ da usare solo per i contatti professionali ed uno su Facebook destinato soltanto agli amici.
L’alternativa è quella di selezionare il pubblico: in genere su quasi tutti i social network è possibile scegliere a chi mostrare e a chi nascondere tutto ciò che si condivide.
Tu cosa condividi sui tuoi social network? Sei consapevole di essere esposto a giudizi anche negativi? Dimmi la tua. 🙂
5 risposte
Ciao,
riporto una citazione di Andrea Albanese, tratta da una slide durante il Social Media Marketing Day: “Nell’era Social e On-line, ogni singolo è un’agenzia di comunicazione!”
Quindi curare non solo i contenuti ma anche la propria reputazione.
Io personalmente sto attenta non solo alle pagine che gestisco ma anche al mio profilo personale.
Il profilo personale certo ho deciso a chi farlo leggere ma si sà che ci vuole un attimo a diventare di dominio pubblico e quindi pongo attenzione anche lì alle condivisioni.
Grazie
È sempre un piacere leggere un tuo commento! 🙂
Sono pienamente d’accordo con Albanese, bisogna fare attenzione, ma allo stesso tempo non dobbiamo negare la nostra umanità. È una linea molto sottile.