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Tratto da una storia vera: per convertire di più

Meme

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Fare storytelling è importante, poiché esso è in un certo qualmodo il passaggio tra la conoscenza del brand e la vendita. Senza lo storytelling l’utente non viene coinvolto come dovrebbe e non si crea il giusto engagement.

Tuttavia, sappiamo quanto sia difficile raccontare storie che riescano in un colpo solo ad esprimere l’identità del brand, le qualità di un prodotto ed i benefici che offre.

Le tecniche per raggiungere i propri obiettivi non mancano, ma oggi voglio soffermarmi su una in particolare, ovvero quella che consiste di portare a supporto di ciò che si sostiene un’esperienza reale. Non accade solo nei film, in cui la dicitura tratto da una storia vera fa capire al pubblico che quanto vedrà è realmente accaduto nella realtà, ma la si può vedere anche nelle pubblicità, sebbene in altre forme.

In generale, lo schema è quello secondo il quale un individuo, in cui può identificarsi chiunque, ha un problema, poi usa il prodotto pubblicizzato e questo problema viene risolto. In questo modo si comunica il messaggio che un problema che potrebbe capitare anche a me, a te o a chi ti sta accanto può essere risolto facilmente come dimostrano esperienze reali.

L’intento è quello di accorciare le distanze tra chi propone il prodotto e chi lo utilizza, poiché il primo vuole comunicare che è attento alle esigenze del secondo e si adopera per soddisfarle.

In tempi recenti questa operazione viene fatta, ovviamente, anche con la collaborazione dei social, è un esempio uno spot di Paddy Power in cui un utente che segue il brand sui social chiede di poter scommettere su qualche evento in più e la sua richiesta viene esaudita. Ovviamente non è detto che quello sia un utente reale, ma lo è quanto basta a raggiungere il proprio obiettivo.

Molti altri brand, invece, chiedono agli utenti attraverso i propri profili social di spiegare come un loro prodotto ha risolto un problema, con l’effetto che chi arriverà sulla pagina troverà tanti feedback positivi da parte di persone reali.

Hai mai usato questa tecnica? Racconti esperienze reali al tuo pubblico per avvicinarli di un passo all’acquisto di un prodotto? Quali riscontri ottieni? Commenta, che sono curioso! 😛

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Mario Palmieri

Mi chiamo Mario Palmieri e sono un digital copywriter. Mi occupo di scrivere testi pubblicitari e contenuti per conto di aziende e professionisti che vogliono farsi conoscere sul web.

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ContenTricks è una libreria di contenuti sul digital marketing già pronti all’uso, dagli articoli ai video. Vi si accede pagando una sottoscrizione mensile e ogni mese vengono caricati nuovi contenuti.

L’obiettivo della campagna su Facebook era quello di aumentare il numero degli iscritti facendo appello a tutti quei marketer che fanno fatica a produrre contenuti nuovi e genuini per il loro business. Il tono richiesto doveva essere amichevole, come a parlare da collega a collega.

L'idea

Dai feedback pervenuti durante la fase di test, è emerso che la maggioranza degli iscritti usava ContenTricks come fonte di ispirazione.

Ho voluto ricreare la situazione tipica del content creator di fronte al monitor senza ispirazione. Dato il basso budget, come visual ho dovuto fare ricorso a immagini di stock, ma ho preferito un buffo cagnolino al solito tizio impanicato.

La head rappresenta la voce del collega che bonariamente scherza sul momento di sconforto e propone una soluzione che verrà poi spiegata nel testo dell’annuncio: ContenTricks.