fbpx

7 motivi per cui i tuoi testi non funzionano

Perché i testi non funzionano

Ce l’hai fatta! Finalmente il testo su cui hai lavorato negli ultimi giorni è pronto! Lo hai progettato, hai scelto con cura le parole, lo hai scritto, modificato, rimodificato e corretto più volte, ma finalmente è lì, pronto a essere consegnato. Ora non devi fare altro che aspettare le conversioni.

Sembra facile, eh?

I primi tempi in cui facevo questo lavoro le emozioni che provavo più spesso erano frustrazione, rabbia, depressione. Avevo una raccolta di contenuti bellissimi da leggere, ma nessuno che li leggesse.

Dove sbagliavo?

Se solo avessi saputo allora ciò che so adesso, avrei indagato più profondamente in me stesso, perché oggi so bene che l’assenza di punti di vista nei confronti del proprio lavoro è un problema che investe molti creativi.

Se sei nella mia stessa situazione, prendi carta e penna o metti questa pagina nei preferiti, perché i motivi per cui i tuoi testi non funzionano potrebbero essere tra questi sette.

1. Sono troppo corti o troppo lunghi

Con ciò non voglio dire che esiste un intervallo di parole ben preciso da rispettare: dipende dall’argomento. 300 parole possono essere moltissime per la descrizione di un macchinario, ma pochissime per una ricetta.

La prima cosa da fare, dunque, è individuare la corretta lunghezza che dovrebbe avere un testo per la materia che stai trattando e verificare che i tuoi testi non siano troppo poveri o troppo prolissi.

2. Sono destinati al pubblico sbagliato

A quale target vuoi arrivare? Credi che i tuoi testi, così come li hai scritti, siano adatti al tipo ideale di persona che dovrebbe leggerli?

Scrivi contenuti che abbiano un certo rilievo e interesse per il tuo target di riferimento, non inserire elementi che non hanno nulla a che fare con ciò che stai cercando di promuovere.

Ma attenzione: ciò non significa necessariamente che i tuoi testi sono da buttare: magari vanno bene per far arrivare il messaggio a un altro tipo di pubblico. In quel caso, a seconda degli obiettivi decisi in fase di pianificazione della strategia, potrebbero tornarti utili.

3. Stai usando il canale sbagliato

Ciò che scrivi per il tuo sito, non sempre (anzi, quasi mai) va bene per altri canali, come ad esempio i social network, oppure altri tipi di media come podcast e video.

Potrebbe essere, ad esempio, che il testo che hai scritto per una landing page non sia adatto a stare su una pagina web, ma potrebbe generare maggiori conversioni se usato in un’inserzione su Facebook.

4. Non li promuovi su altri canali

Altro chiarimento: non significa che devi usare lo stesso testo su più canali. Promuovere un testo, significa usare altri testi, su altri canali, per promuovere quello principale. È ciò che facciamo normalmente quando pubblichiamo un link su Facebook commentandolo con la nostra opinione.

Promuovere un testo su un solo canale limita la sua visibilità.

5. La headline è fuorviante

E non parlo del semplice clickbait. Anche il semplice fare una promessa nella headline che viene poi disattesa nel body copy può essere controproducente.

Devi mantenere una certa coerenza in tutte le componenti del testo. E fai attenzione, perché questo è uno degli errori più pericolosi: se produci titoli fuorvianti, perderai la fiducia degli utenti, che ti vedranno come fonte ingannevole e comunque non autorevole.

6. Non li stai ottimizzando

A prescindere dal mezzo utilizzato, i testi vanno ottimizzati. Se sei sul web, devi ottimizzarli per i motori di ricerca, dunque dovrai fare attenzione a inserire le parole-chiave al posto giusto e nella quantità giusta, senza comunque forzare troppo la mano, altrimenti rischi di rendere il testo illeggibile.

Se invece scrivi su carta stampata, devi controllare il font, la dimensione, i colori e tutti gli altri fattori che potrebbero rendere più difficile la fruizione del testo ai potenziali lettori.

7. Non suscitano nulla

Per convertire, un testo deve emozionare. Non importa cosa genera, se felicità, tristezza, allegria o rabbia, ma l’importante è che chi lo legge ne ricavi qualcosa da poter conservare dentro.

Se i tuoi testi sono asettici e non generano emozioni, allora non sorprenderti se nessuno sembra notarli. È normale, è umano.

La tua opinione

Questi sono, secondo me, i motivi per cui un testo potrebbe fallire nel suo obiettivo. Tu ne conosci altri? Cos’è che fa funzionare un testo, secondo la tua esperienza? Raccontalo nei commenti.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Mario Palmieri

Mi chiamo Mario Palmieri e sono un digital copywriter. Mi occupo di scrivere testi pubblicitari e contenuti per conto di aziende e professionisti che vogliono farsi conoscere sul web.

ContenTricks

Advertising online

Il cliente

ContenTricks è una libreria di contenuti sul digital marketing già pronti all’uso, dagli articoli ai video. Vi si accede pagando una sottoscrizione mensile e ogni mese vengono caricati nuovi contenuti.

L’obiettivo della campagna su Facebook era quello di aumentare il numero degli iscritti facendo appello a tutti quei marketer che fanno fatica a produrre contenuti nuovi e genuini per il loro business. Il tono richiesto doveva essere amichevole, come a parlare da collega a collega.

L'idea

Dai feedback pervenuti durante la fase di test, è emerso che la maggioranza degli iscritti usava ContenTricks come fonte di ispirazione.

Ho voluto ricreare la situazione tipica del content creator di fronte al monitor senza ispirazione. Dato il basso budget, come visual ho dovuto fare ricorso a immagini di stock, ma ho preferito un buffo cagnolino al solito tizio impanicato.

La head rappresenta la voce del collega che bonariamente scherza sul momento di sconforto e propone una soluzione che verrà poi spiegata nel testo dell’annuncio: ContenTricks.