Tutti i blog hanno bisogno di proofreading.
No, non è vero, è solo un luogo comune.
O almeno, di un proofreading che non si limiti soltanto alla mera correzione degli errori di battitura e di punteggiatura o al massimo di qualche sinonimo qua e là.
Il proofreading di cui un blog ha bisogno va ben oltre tutto questo. Si tratta di un tipo di correzione concettuale e di scelte linguistiche adatte.
Senza dubbio rileggi la tua bozza prima di pubblicarla, magari lo fai più volte e usi la tecnica del semaforo, fai attenzione ai refusi e migliori frase per frase, ma quanti sono disposti a stravolgere un’intera parte di articolo in nome della correttezza concettuale? Se tu lo fai, sappi che lì fuori ci sono altri cento blogger che ne fanno a meno.
Ma scendiamo nei dettagli: cosa intendo dire che un proofreading per un blog dovrebbe essere più profondo di una normale correzione per bozze?
Principalmente, il dover controllare questi aspetti.
Perché scrivi?
Il motivo per il quale hai deciso di tenere un blog influisce moltissimo sul tipo di proofreading che dovrai fare. Se vuoi dimostrare la tua esperienza in un campo, devi accertarti che ciò che scrivi sia utile a questo scopo e che sia proposto in modo diverso dai tuoi competitor.
Se ad esempio sei un professionista che offre i suoi servizi e vuole acquisire contatti tramite il suo blog, i tuoi post dovrebbero essere un esempio di quanto è ben fatto il tuo lavoro.
Se invece il tuo blog è un angolo in cui esprimi la tua personalità, allora scrivere di getto potrebbe essere una strategia migliore.
Qual è il tuo target?
Anche in questo caso sembrerebbe trattarsi di un fattore che poco ha a che vedere con la correzione della bozza, ma è invece molto importante.
Se la tua audience predilige contenuti chiari, ben scritti e appropriatamente argomentati, allora dovrai usare uno stile elegante e controllare e ri-controllare la grammatica, la punteggiatura e la scelta dei vocaboli. Naturalmente, questo richiede più tempo.
Ma non è detto che tutte le persone siano fatte così: ci sono alcuni che badano di più al senso pratico delle cose e amano le informazioni che fornisci loro, senza farsi troppi problemi di come è scritto un contenuto, se questo serve a farti produrre di più. Se hai un pubblico del genere, è inutile perdere il tuo tempo su parole più forbite e qualche refuso di poco conto: rileggi una volta in meno e scrivi una volta in più.
Lo so, normalmente nessun blogger, né tantomeno un copywriter, si sognerebbe di privilegiare la quantità alla qualità, ma se così non fosse, in cosa sarei diversi dai miei competitor? 😉
Riesci ad attirare i lettori?
Che tipo di stile usi? E il tone of voice? Anche questi dettagli sono importanti e scaturiscono dal tuo stile di scrittura e le tecniche che usi. Se non riesci a incollare i lettori allo schermo, hai tutte le ragioni per controllare la tua bozza e verificare che tu abbia applicato le tecniche che ti eri prefisso in modo corretto e preciso. Farlo in maniera approssimativa, infatti, finirebbe col penalizzarti e farti pensare erroneamente che nulla funzioni per il tuo blog.
Il tuo proofreading
E tu come metti alla prova la leggibilità del tuo blog? Quali sono i ragionamenti che fai durante la correzione del testo? Hai delle regole fisse da seguire? Racconta il tuo metodo nei commenti.